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Recensione Honeywell Lyric T6R termostato Homekit e smart multipiattaforma

Per continuare la nostra scoperta dei dispositivi Homekit abbiamo provato per lungo tempo Honeywell Lyric T6R,  ed il test lungo più di due anni è iniziato in occasione della data di rilascio ufficiale, il 15 Ottobre 2016. E’ questo il primo termostato Homekit che abbiamo provato in ordine di tempo in prima dei concorrenti Homekit di Netatmo e tado°.

Vi abbiamo illustrato in questa nostra guida le capacità e i vantaggi che si possono ottenere dal punto di visto del confort e risparmio energetico installando uno o più termostati smart in casa vostra. Vediamo da vicino uno dei modelli più facili da trovare in tanti canali di vendita.

Il termostato oggetto del test viene da Honeywell che i nostri lettori conoscono anche per i nostri test sulla serie smart Evohome con termostato e multivalvola e sul singolo termostato Y87. In questo caso si tratta di un singolo termostato che funziona via Wi-Fi, posizionabile in qualunque punto della casa ove ci sia una alimentazione e comandabile sia direttamente che via smartphone (Android o iOS) o attraverso Apple Watch sia dallo schermo che attraverso la vostra voce grazie all’integrazione Homekit.

Honeywell Lyric T6R

La confezione di Lyric T6R

Il cubo in cartone bianco e rosso contiene tutto l’occorrente per sostiuire il vostro tradizionale termostato di casa con un dispositivo smart che offre una infinità di nuove possibilità di controllo.

Come altri modelli di termostati Smart quello Il Lyric è composto da due blocchi: il primo è il modulo relè, il dispositivo di controllo elettrico della caldaia che in questo caso deve essere alimentato dalla rete e permette di accedere al consenso di alimentazione della caldaia stessa e qui funziona anche con i modelli che supportano il protocollo Opentherm per gestire sistemi di riscaldamento modulanti. (non abbiamo potuto verificare questa opzione perchè non abbiamo al momento una caldaia modulante).

Il secondo blocco è il termostato con pannello di controllo e accesso alla rete che in questo caso avviene attraverso una connessione Wireless: il modello T6 che viene commercializzato a 199 Euro va montato a parete, mentre con il modello T6R in prova possiamo collocare il sistema di controllo in qualunque posizione della stanza sia per rilevare la temperatura in prossimità della vostra posizione di lavoro o di relax (che può essere diversa da quella prevista inizialmente per il termostato) e a portata di touch.

Rispetto ad termostato base come Y87 (gestibile via wi-fi con un modulo relè e un “transponder” che si collega al router via Ethernet) qui abbiamo un componente in meno e più capacità di controllo direttamente su termostato ma come già sappiamo tutto e’ gestibile in fase di utilizzazione dal vostro smartphone o smartwatch.

Nella confezione troviamo quindi i due componenti principali, il manuale in italiano per l’installazione e per l’utente finale insieme ad alcuni supporti per il montaggio e un cavo con spina di alimentazione da una parte e cavi spellati dall’altra da collegare al modulo relè nel caso non abbia alimentazione nel punto di collegamento originale.

Trovate tutti i dettagli nella galleria qui sotto.

E’ da notare che il modulo touch “da tavolo” ha il cavo di collegamento che entra direttamente nella scatola: avremmo preferito che venisse utilizzato un cavo staccabile di tipo ad “8” ma probabilmente il dispositivo una volta collocato in ambiente difficilmente sarà spostato.

L’installazione

Prima di decidere se Il termostato Lyric T6R è adatto al vostro impianto verificate la compatibilità con la vostra caldaia e, con il vostro elettricista se il termostato già presente può essere sostituito. Se e’ a batterie è probabile che siano presenti solo i contatti di accensione della caldaia e dovete portare l’alimentazione al modulo relè. Una volta portati i 4 fili in posizione potete installare la prima parte del sistema.

Noi abbiamo fatto da soli (vedi foto sopra) staccando l’alimentazione di casa e sostituito il corrispondente modulo dell’Y87 che ha funzionato ottimamente negli ultimi 6 mesi: il nuovo è di dimensioni maggiori e con una superficie bianca un po’ più moderna e utilizza le stesse posizioni ma i cavi devono essere un po’ più lunghi per arrivare al centro dei morsetti. Come già detto potete collegare il dispositivo anche ad una caldaia compatibile OpenTherm tramite l’apposita morsettiera.

Ricollegando l’alimentazione avremo il led verde della trasmissione wireless attivo e da qui potremmo procedere con il collegamento del modulo con pannello. Tutta l’operazione è descritta nella nostra galleria di immagini che trovate qui sotto. Può essere facilmente realizzata dall’installatore o elettricista o, se avete abbastanza conoscenze di termostati e programmazione anche da voi stessi.

Qui sotto vedete la fase di configurazione e prima accensione che ritrovete nelle schermate prese dallo smartphone più sotto: la procedura procede passo passo aiutandovi a configurare tutte le opzioni.

Le modalità di controllo e la programmazione di Lyric T6R

Honeywell Lyric T6R come alcuni dispositivi smart di ultimissima generazione ha quattro modalità principali: funzionamento manuale (con controllo diretto sul termostato o remoto da smartphone, qui anche con Homekit), funzionamento con programmazione (sullo smartphone o diretto), funzionamento con Geofencing (dipende dalla posizione del vostro smartphone) e funzionamento all’interno di un sistema domotico all’interno di scene che combinano altri dispositivi (qui entra in gioco anche Homekit).

In qualsiasi momento potete intervenire con la regolazione manuale e adeguare la temperatura rispetto a quella preimpostata.

Il geofencing è facilissimo da impostare e vi permette di definire la soglia geografica superata la quale il vostro impianto si accenderà (in ingresso) o si spegnerà (in uscita) e ovviamente potete includere gli smartphone di tutti i componenti della famiglia.

E’ da notare che ci sono due temperature impostate in caso di presenza: una per il giorno ed una per la notte oltre alla temperatura di assenza.

Sono inoltre definibili due temperature di allarme che quando raggiunte ci indicheranno che l’impianto ha una anomalia o le condizioni ambientali sono fuori della norma: temperatura massima e minima

La programmazione oraria è altrettanto semplice e vi permette di copiari i dati di un singolo giorno negli altri e di differenziare facilmente il comportamento del termostato per ogni giorno della settimana.

Per quanto riguarda le impostazioni manuali possiamo accedere direttamente attraverso lo schermo touch che rimane a riposo con le sole informazioni dell’ora (in alto), della temperatura corrente e dell’attivazione o meno della caldaia (con una icona-fiamma) e che, una volta toccato mostra i tasti “+” e “-“ per una regolazione immediata e le varie altre opzioni che permettono il controllo avanzato anche in assenza di smartphone.

Il controllo via smartphone avviene attraverso l’app Lyric [Aggiornamento 2018: ora si chiama Home e comprende il controllo di altre periferiche Lyric come le telecamere C1 e C2 e il sensore di perdite d’acqua) ro che ha un simpatico commutatore rotativo in basso sullo schermo, potete utilizzare sia Android che iOS su iPad o iPhone (con la relativa applicazione per Apple watch): noi l’abbiamo provata su entrambi i sistemi senza problemi, magari solo con qualche piccolo errore di traduzione che dovrebbe essere risolto presto.

Come funziona con Homekit

Essendo questo uno dei primi termostati con Homekit in commercio ci interessava capire come veniva integrato nel sistema di Apple e l’efficacia del suo controllo sia da schermo che attraverso Apple Watch che con Siri.

La procedura di inclusione in un sistema Homekit è simile a quella che abbiamo visto per eve energy e può avvenire sia nell’ultima fase dell’installazione standard che per suo conto: a bordo del termostato e nella scatola ci sono i classici codici identificativi XXX-XX-XXX e possiamo, una volta identificata nell’applicazione “Casa” la nostra abitazione, aggiungere il termostato come parte del sistema attraverso il suo codice, una volta assegnato ad una stanza (nel nostro caso “Veranda) e aggiunto ai preferiti potremo vederlo sia all’interno della schermata principale di “Casa” che nel pannello di controllo di Homekit che potremmo visualizzare facendo scorrere il dito dal basso all’alto nella home di iPhone e facendo scorrere i pannelli da destra a sinistra.

Il box che otteniamo porterà il nome del termostato (liberamente definibile) con un cerchio che mostra la temperatura corrente e in basso una scritta “Aumento a xx°” che rappresenta la temperatura attesa: quella a cui abbiamo impostato il termostato manualmente o attraverso la programmazione. Il termine “Aumento” è un po’ inappropriato ed e’ forse figlio delle primissime versioni del software perché a volte la temperatura che si desidera è più bassa delle corrente: sarebbe più corretto scrivere “imposto” così da avere una definizione più generica ed adattabile. Se clicchiamo sul bottone abbiamo un potenziometro a schermo sul nostro iPhone che ci permetterà di regolare la temperatura per gradi o spegnere e accendere il sistema di riscaldamento.

Potremo ovviamente usare Siri (o Hei Siri) e “Imposta temperatura veranda a 18°” e il termostato si regolerà sulla temperatura scelta oppure “Spegni Termostato Veranda” con le ovvie conseguenze di disattivazione della zona. Non solo, se interrogata Siri su iPhone ci offrirà la lettura a distanza della temperatura della zona senza neppure guardare lo schermo di iPhone. Questo ovviamente ha un sacco di implicazioni nella possibilità di controllo dei sistemi connessi per gli ipovedenti.

Come gestire una programmazione articolata con Homekit

La programmazione di un termostato avviene per giorni, per presenza o meno in casa o ufficio o per programmazione manuale ma i programmi standardizzati potrebbero non definire tutte le occasioni d’uso soprattutto quando sono particolari e non frequenti: in questo possono venirci incontro le scene che gestiscono più oggetti collegabili attraverso Homekit.

Già con eve energy e il termostato potremmo creare una scena miinimamente complessa che preveda una cena in veranda con l’attivazione di una particolare illuminazione e la scelta di una temperatura diversa per tutta la durata dell’evento, oppure un film in salotto/zona giorno con una temperatura di confort più alta e una luce ambietale diversa. Tutto questo si può ottenere facilmente aggiungendo il termostato alla scena, oppure si può semplicemente creare una scena in più per un periodo extra da passare nell’ambiente da riscaldare magari attraverso un timer. Ovviamente maggiore sarà il numero di dispositivi gestibili dalla scena più alta sarà la possibilità di interazione e complessità della scena. Lo vedremo con l’inserimento di ulteriori accessori nella nostra installazione Homekit.

Al Lavoro

Per il lungo tempo trascorso insieme al termostato possiamo dire di aver provato una notevole varietà di sistemi di controllo e programmazioni dal super manuale diretto all’automatico su richiesta vocale. Lyric T6R ha tante opzioni che vi abbiamo illustrato nelle gallerie che completano questo articolo.

Per quanto riguarda l’uso famigliare dobbiamo dire che l’interfaccia è assolutamente intuitiva e l’uso diretto non richiede viaggi tra menu o tasti nascosti: magari bisogna avvisare gli utenti meno tecnologici di usare solo il tasto + e – senza avventurarsi in menu più complessi ma la navigazione è abbastanza agevole e la leggibiltà ottima in tutte le condizioni e pure a distanza. Avremmo preferito l’indicatore dell’orologio un po’ più grande (come nel controller touch della serie evohome) o la possibilità di scambiare l’indicazione della temperatura con quella dell’ora ma nel complesso il sistema ha una sua eleganza ed è facilmente inseribile in qualsiasi arredamento.

Il controllo sullo smartphone iOS e Android con e su Apple Watch con l’app dedicata è semplice e immediato e quello vocale assolutamente affascinante inoltre homekit ci permette una personalizzazione attraverso le scene che si fa apprezzare per versatilità.

Alexa e Assistente Google, la voce prima di tutto [aggiornamento]

La serie Lyric di Honeywell è stata ai primissimi posti, al momento del lancio, tra i dispostivi compatibili con gli assistenti vocali di Google e Amazon. Attraverso la voce è possibile richiedere la temperatura ed impostare una temperatura in grado di durare fino alla programmazione successiva. E’ sufficiente fornire al sistema, iOS o Android, i dati di collegamento (username e password) al proprio Account HoneyWell Home; questi vengono passati alla gestione di Alexa e Assistente Google e in questo modo potrete gestire la programmazione “istantanea” e verificare sugli schermi dell’applicazione Google Home (iOS e Android) e dell’applicazione Alexa  (iOS e Android) la temperatura corrente.

Pro

Facile da installare e da programmare, gestibile da mobile con estrema facilità, doppia temperatura per la programmazione geofecence, software facile e comodo, compatibile Homekit. Compatibile OpenTherm.

Contro

Alcune imperfezioni iniziali nel software, Il modello T6R ha un costo più elevato rispetto alla concorrenza senza Homekit.

Conclusioni

Honeywell Lyric T6R è uno sicuramente il termostato per singola zona più avanzato di Honeywell per la gestione di impianti con radiatori e caldaie anche modulanti, facile e immediato da usare e programmare con iOS e Android acquista ulteriore valore per chi vuole inserirlo in un sistema Homekit e ne valorizza l’integrazione domestica. Il prezzo del modello T6 è in linea con la concorrenza mentre la versione T6R si fa pagare per la possibilità di essere posizionata in un punto qualunque della casa.

Prezzo al pubblico di Honeywell Lyric T6R è di  249 Iva Compresa, quello di Honeywell Lyric T6 199 Iva compresa. E’ possibile reperirlo presso i rivenditori di materiale elettrico per installatori e online su Amazon.

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