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Valoriamo è un’iniziativa sperimentale di welfare aziendale territoriale sostenuta nella provincia di Lecco dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando “Welfare in azione”. Nei suoi tre anni e mezzo di sperimentazione il progetto si è posto l’obiettivo di implementare un welfare aziendale “a Km0”, che coinvolga attivamente le imprese locali nella fornitura di beni e servizi da inserire nei piani di welfare e che sostenga economicamente percorsi di inclusione lavorativa per persone vulnerabili.

Accanto agli obiettivi previsti e alle azioni concrete da realizzare, fin dalla sua progettazione iniziale Valoriamo si è proposto di superare un orizzonte puramente sperimentale impegnandosi a cercare un’integrazione stabile con le politiche e i servizi sociali locali e mirando, fin dall’inizio, a una stabilizzazione del progetto almeno parziale.

La Fondazione Cariplo ha previsto un percorso di valutazione realizzato da un ente esterno (Codici Ricerca e Intervento), mentre Percorsi di secondo welfare è stato coinvolto come partner con l’incarico di accompagnare il progetto e individuare direttrici future di sviluppo e possibili condizioni per la stabilizzazione e l’estensione del “modello Valoriamo”. In questo articolo vi raccontiamo alcuni spunti di riflessione emersi alla fine della sperimentazione1.

Valoriamo in sintesi

Valoriamo è un progetto sperimentale finanziato tra il 2019 e il 2022 (con avvio formale alla fine del 2018) dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Welfare in azione”. Alla luce del nostro ruolo di modellizzazione, nel corso della sperimentazione abbiamo dedicato diversi approfondimenti al progetto: ne abbiamo raccontato la nascita e gli sviluppi raggiunti nella prima e nella seconda annualità, ragionando sull’importanza di aprire il welfare aziendale al territorio. Abbiamo raccontato anche le conseguenze della pandemia sul territorio lecchese e sul progetto, descrivendo le azioni emergenziali e di ampio respiro che sono state implementate. L’osservazione di queste dinamiche, in particolare in relazione allo scoppio della pandemia, ci ha permesso inoltre di analizzare – in un esempio concreto – i processi di territorializzazione che stanno interessando sempre più le politiche sociali (tema a cui abbiamo dedicato un capitolo all’interno del Quinto Rapporto sul secondo welfare in Italia 2021). Di seguito riportiamo una sintesi dei principali elementi del progetto.

Valoriamo si proponeva di creare sul territorio lecchese un “sistema di welfare a Km0” per la cui realizzazione le imprese locali sono state coinvolte in piani di welfare aziendale e territoriale co-progettati con l’aiuto di diverse figure ad hoc (si veda di seguito). Il coinvolgimento di attori attivi localmente, specialmente nell’ambito del Terzo Settore, ha fatto sì che il welfare aziendale rappresentasse un’opportunità in più per tutto il tessuto produttivo lecchese (e non solo per i dipendenti delle aziende che hanno deciso di implementare i piani di welfare).

Parallelamente Valoriamo ha svolto un’azione di sensibilizzazione volta a favorire l’inserimento lavorativo di persone in condizioni di vulnerabilità. Il territorio è stato coinvolto anche attraverso il marketing sociale, uno strumento di raccolta fondi attraverso cui gli esercizi commerciali e la cittadinanza possono sostenere organizzazioni di volontariato.

Vista la complessa articolazione del progetto, Valoriamo si è dotato fin dalla fase di progettazione di un sistema operativo e di governance che è stato affinato nel corso della sperimentazione e che si è basato sull’introduzione di alcuni profili professionali innovativi per il territorio lecchese, in particolare:

  • Corporate manager (CM): figura che incontra le aziende, propone i piani di welfare aziendale e aiuta a costruirli sulle specifiche necessità della popolazione aziendale;
  • Welfare community manager (WCM): figura che lavora a stretto contatto con il CM, lo supporta nella rilevazione dei bisogni dei dipendenti e collabora con il territorio e con i possibili fornitori, al fine di migliorare l’offerta di servizi sul territorio e facilitare l’orientamento rispetto a essi;
  • Diversity manager (DM): figura che accompagna le persone in condizioni di vulnerabilità nell’inserimento lavorativo, facilitando un incontro virtuoso tra esigenze della persona e dell’organizzazione.

La sperimentazione di Valoriamo si è conclusa nell’estate 2022. Alcune attività sono state stabilizzate già prima della chiusura formale del progetto, alcune non proseguiranno e altre ancora proseguiranno ma sono in alcuni ambiti del territorio lecchese.

Per alcune azioni progettuali non è ancora chiara la prospettiva di stabilizzazione e gli attori del territorio stanno conducendo una riflessione in merito. In particolare si vorrebbe continuare a proporre, ancora sotto forma di sperimentazione, il welfare aziendale “targato Valoriamo”. Quest’area ha infatti subito grossi ritardi in relazione alla pandemia e il team di progetto ritiene che maggiori risultati potrebbero essere raggiunti grazie a un prolungamento della sperimentazione, recuperando il tempo che non è stato possibile sfruttare nella fase dell’emergenza.

Gli ingredienti del “modello Valoriamo”

L’osservazione della sperimentazione di Valoriamo ha permesso di individuare alcuni elementi progettuali essenziali per disseminare e valorizzare questo modello di welfare aziendale territoriale in primo luogo nel Lecchese, ma potenzialmente anche in altri contesti. Questi “ingredienti” fondamentali, già previsti in fase di progettazione, si sono rafforzati nel corso della sperimentazione e sono emersi in tutta la loro rilevanza specialmente a partire dallo scoppio della pandemia.

La vocazione all’inclusione e alla coesione sociale

Questo aspetto rappresenta l’obiettivo principale di Valoriamo e ovviamente è stato centrale fin dalla fase di progettazione. È importante sottolineare come questo principio informi tutte le aree di intervento e non solo quella direttamente dedicata all’inclusione lavorativa di persone fragili. Valoriamo si propone infatti di promuovere l’inclusione lavorativa delle persone vulnerabili, ma anche di favorire l’orientamento della cittadinanza, generare ricadute economiche positive per tutto il territorio e migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori lecchesi attraverso piani di welfare aziendale che si concentrino particolarmente sulla componente sociale (grazie al coinvolgimento prioritario degli attori del Terzo Settore in qualità di fornitori).

La centralità del bisogno

Un progetto sperimentale che voglia promuovere inclusione e coesione sociale non può prescindere da un ascolto attento dei bisogni del territorio, che devono rappresentare il centro di tutta l’azione progettuale. I bisogni sociali del Lecchese sono stati la spinta che ha portato all’ideazione di Valoriamo e sono stati alla base dell’elaborazione progettuale. Questa centralità si è poi manifestata nel corso di tutta la sperimentazione, con continui aggiornamenti e adeguamenti al mutato contesto locale. In questo modo Valoriamo è stato particolarmente sollecito nel rispondere a bisogni più o meno emergenziali determinati dallo scoppio della pandemia.

Professionisti dedicati e preparati

Una sperimentazione articolata e ambiziosa come Valoriamo ha bisogno di un altrettanto articolato e solido set di risorse umane, competenze e strumenti. Per quanto riguarda le risorse umane è stata dedicata una specifica attenzione alla costruzione di profili professionali capaci di accompagnare il progetto nelle sue diverse azioni e alla formazione al ruolo delle risorse umane che sono state appositamente selezionate per ricoprire i diversi incarichi. Fin dalla fase di progettazione sono state individuate e dettagliate tre figure distinte ma collaboranti tra loro: il CM, il WCM e il DM. Da questo punto di vista è importante sottolineare che il progetto ha conosciuto un fisiologico turnover (dinamica molto comune nel sociale e nel Terzo Settore) che ha impedito la sperimentazione di alcune figure professionali (come nel caso della figura del DM).

Strumenti e piattaforme

Accanto alle competenze professionali è necessario poter contare su solidi strumenti e metodologie di lavoro. Il team di Valoriamo ha elaborato e affinato nel corso della sperimentazione diversi strumenti necessari per condurre con rigore ed efficacia le azioni progettuali. Rientra tra questi, in particolare, lo strumento di rilevazione dei bisogni dei lavoratori. Questo questionario, utilizzato dai WCM e analizzato insieme al CM per disegnare al meglio i piani di welfare aziendale, è stato costruito in modo che si concentrasse in particolare sui bisogni sociali delle persone (in coerenza con l’impianto di Valoriamo). Insieme agli strumenti puramente operativi un’attenzione specifica è stata rivolta agli strumenti economici e, più in generale, all’elaborazione di una strategia di finanziamento che potesse sostenere economicamente il progetto. Accanto a elementi più ordinari (campagne di fundraising, cofinanziamento da parte degli enti partner, l’erogazione di risorse da parte della Fondazione Cariplo) sono da sottolineare alcuni meccanismi particolarmente originali come il marketing sociale e il Fondo Valoriamo (strumenti che abbiamo approfondito nel capitolo 8 del Quinto Rapporto sul secondo welfare in Italia 2021).

La rete multiattore e territoriale

Fin dalla fase di progettazione si è costituita un’ampia rete composta da vari soggetti pubblici e privati, con una particolare attenzione agli attori considerati imprescindibili in ragione dei temi affrontati dal progetto. Sono dunque stati coinvolti enti pubblici (Comuni, Comunità montane, aziende sanitarie) per favorire il coordinamento con le politiche pubbliche; parti sociali (associazioni datoriali, di rappresentanza, sindacali) per aumentare la capacità di penetrazione nel campo delle imprese e le possibilità di incontro e dialogo con aziende e lavoratori; attori locali del Terzo Settore (cooperative sociali e consorzi, Csv, Fondazione Comunitaria) per rafforzare la rete sul territorio, sostenere la raccolta fondi, disporre del know-how di questi soggetti e, al tempo stesso, rafforzarlo.

Questo articolato partenariato ha lavorato insieme fin dalla progettazione e si è dotato di strutture e momenti di governance politica e operativa che sono stati affinati nel corso del tempo e che si sono mostrati fondamentali per presidiare l’implementazione del progetto e anche per fronteggiare gli imprevisti. La predisposizione alla coprogettazione si è manifestata, per esempio, allo scoppio della pandemia: dal confronto tra gli attori – in parte informale e in parte nelle sedi ufficiali di coordinamento – sono scaturite alcune iniziative di carattere emergenziale ma anche diverse attività che hanno poi contribuito a rafforzare il progetto nel suo complesso e a radicarlo sul territorio.

Per approfondire

L’osservazione di Valoriamo ha permesso di mettere in luce diversi elementi utili alla modellizzazione del progetto stesso. Tuttavia il nostro percorso di ricerca ha anche fatto emergere, più in generale, questioni da tenere in considerazione al fine supportare l’implementazione di iniziative sperimentali, specialmente nell’ambito del welfare aziendale territoriale (un tema di cui ci siamo occupati spesso nel corso degli anni, per esempio qui).

Il report di modellizzazione sarà pubblicato tra qualche mese sul nostro sito, nella sezione “Studi e analisi“.

Per approfondimenti sul progetto sperimentale e sul bando che l’ha sostenuto è possibile consultare il sito di Valoriamo e il sito del bando Welfare in azione della Fondazione Cariplo.

Note

  1. Nei prossimi mesi pubblicheremo sul nostro sito, nella sezione “Studi e analisi”, il report di modellizzazione integrale.
Foto di copertina: Andrei Sebastian Panait (via Pixabay)