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Questo articolo: 2024 Player’s Handbook (Dungeons & Dragons Core Rulebook) (Versione Inglese)
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- 2024 Dungeon Master’s Guide (Dungeons & Dragons Core Rulebook) (Versione Inglese)Dungeons & DragonsCopertina rigida
- 2024 Monster Manual (Dungeons & Dragons Core Rulebook) (Versione Inglese)Wizards of the CoastCopertina rigida
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Dall'editore
Player's Handbook 2024
NUOVE OPZIONI PERSONAGGIO
Rafforza i tuoi personaggi con 12 classi, 48 sottoclassi, 10 specie, 75 talenti e 16 background.
ILLUSTRAZIONI STUPENDE
Scopri le nuove e sensazionali illustrazioni che raffigurano tutte le classi, le sottoclassi, i background, le specie, le armi e le armature.
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I Manuali Base 2024 offrono nuove possibilità ai giocatori e ai DM, oltre a offrire degli aggiornamenti e dei miglioramenti alle classi, alle meccaniche, agli oggetti e ai mostri della quinta edizione. Tutti gli aggiornamenti vengono eseguiti con cura per far sì che qualsiasi elemento della quinta edizione continui a essere completamente giocabile.
Completa la raccolta base della quinta edizione con la Dungeon Master’s Guide 2024 e il Monster Manual 2024.
Player's Handbook 2024
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Dungeon Master’s Guide 2024
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Monster Manual 2024
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Character Sheets 2024
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DM Screen 2024
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Sempre meno D&D (nel bene e nel male)
Premetto che sono anni che non gioco di ruolo (c'era ancora la 2a edizione revised) ed ero un fan di campagne in setting non TSR o di alcune di quelle più caratteristiche (Dragonlance e Dark Sun). Avendo però sentito parlare a lungo delle 5a edizione anche da amici con gusti molto selettivi ho colto l'occasione dell'uscita della 5a edizione 2024 per prendere nuovamente in mano il PHB. Dal punto di vista editoriale il manuale è ben fatto e, confrontandolo insieme a un amico con quello appena precedente, è più leggibile per chi inizia o ricomincia ma anche per chi è già preparato su DnD 5. Le immagini sono molte e ben fatte, ma mi sembrano mancare di quella artisticità fantasy delle illustrazioni di anni e anni fa (sostanzialmente le trovo troppo fumettose/cartoonesche, forse per l'eccesso di uso di colorazione al computer e disegno digitale), ma questo è probabilmente perché sono un giocatore "vecchio". Rispetto alle regole non mi esprimo perché le modifiche sono molto meglio descritte sui siti specializzati e ognuno può trovarle più o meno adatte alla propria aspettativa ("che figata, ho più sottoclassi per la classe X!" vs "che brutte le nuove sottoclassi e poi non hanno messo quella Y/bis!").La cosa che più di tutte mi ha colpito è però l'approccio a voler rendere DnD sempre più realistico che, sebbene possa appagare alcuni, tende secondo me a togliere la "sospensione d'incredulità" e a regolamentare di tutto e di più. Anche io amato le regole della Maestria della vecchia scatola master (per chi se la ricorda), e avevo persino creato delle regole per le risse da bar con armi come il boccale a due manici o la panca di legno... Il fatto è che avendo così tante caratteristiche "credibili" il gioco mi sembra possa diventare più simile a un documentario che a una fiaba. Molti altri giochi sono fatti così e funzionano molto bene, ma DnD mi piaceva per la sua semplicità (anche eccessiva). Inoltre, nota stonata in quello che è un lecito tentativo di rendere più realistico il gioco, spesso queste regole sono fatte per rendere più "strutturalmente" simili tra loro le classi, appiattendo le differenze, e demandando tutto al background. Cosa che andrebbe bene se non fosse che il background e le possibilità di crescita sono diventate come le serie tv, ovvero obbligatoriamente politically correct. Quindi il background e le peculiarità (anche spiacevoli) di un personaggio non sono una valorizzazione della sua unicità ma, secondo me, solo la scelta tra contenuti NON scomodi in un gioco dove, ad esempio, la battaglia è parte integrante e lo scopo dei giocatori dovrebbe essere quello di essere eroi positivi, non avventurieri-impiegati. Non me ne voglia nessuno, ma ipotizzare la possibilità di avere personaggi diversamente abili c'è sempre stata, come frutto della sincera fantasia personale e di una forte caratterizzazione dei personaggi. Non credo quindi servisse adattare i dungeon e le regole per una (apparente) maggiore inclusività, così come togliere le mezze razze (quando le persone mulatte sono sempre più numerose nel mondo reale, che è un segno di integrazione). Vedo questa tendenza come un revisionismo forzato che limita piuttosto che espandere la fantasia. Il mito e l'eroismo dei giochi di ruolo sono evasione, non qualcosa da imbrigliare in regole e regolette e in campagne di gioco "per famiglie", come mi è sembrato voler fare il nuovo PHB
Recensioni migliori da Italia
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- Recensito in Italia il 25 ottobre 2024
- Recensito in Italia il 6 ottobre 2024
- Recensito in Italia il 7 ottobre 2024
Premetto che sono anni che non gioco di ruolo (c'era ancora la 2a edizione revised) ed ero un fan di campagne in setting non TSR o di alcune di quelle più caratteristiche (Dragonlance e Dark Sun). Avendo però sentito parlare a lungo delle 5a edizione anche da amici con gusti molto selettivi ho colto l'occasione dell'uscita della 5a edizione 2024 per prendere nuovamente in mano il PHB. Dal punto di vista editoriale il manuale è ben fatto e, confrontandolo insieme a un amico con quello appena precedente, è più leggibile per chi inizia o ricomincia ma anche per chi è già preparato su DnD 5. Le immagini sono molte e ben fatte, ma mi sembrano mancare di quella artisticità fantasy delle illustrazioni di anni e anni fa (sostanzialmente le trovo troppo fumettose/cartoonesche, forse per l'eccesso di uso di colorazione al computer e disegno digitale), ma questo è probabilmente perché sono un giocatore "vecchio". Rispetto alle regole non mi esprimo perché le modifiche sono molto meglio descritte sui siti specializzati e ognuno può trovarle più o meno adatte alla propria aspettativa ("che figata, ho più sottoclassi per la classe X!" vs "che brutte le nuove sottoclassi e poi non hanno messo quella Y/bis!").
La cosa che più di tutte mi ha colpito è però l'approccio a voler rendere DnD sempre più realistico che, sebbene possa appagare alcuni, tende secondo me a togliere la "sospensione d'incredulità" e a regolamentare di tutto e di più. Anche io amato le regole della Maestria della vecchia scatola master (per chi se la ricorda), e avevo persino creato delle regole per le risse da bar con armi come il boccale a due manici o la panca di legno... Il fatto è che avendo così tante caratteristiche "credibili" il gioco mi sembra possa diventare più simile a un documentario che a una fiaba. Molti altri giochi sono fatti così e funzionano molto bene, ma DnD mi piaceva per la sua semplicità (anche eccessiva). Inoltre, nota stonata in quello che è un lecito tentativo di rendere più realistico il gioco, spesso queste regole sono fatte per rendere più "strutturalmente" simili tra loro le classi, appiattendo le differenze, e demandando tutto al background. Cosa che andrebbe bene se non fosse che il background e le possibilità di crescita sono diventate come le serie tv, ovvero obbligatoriamente politically correct. Quindi il background e le peculiarità (anche spiacevoli) di un personaggio non sono una valorizzazione della sua unicità ma, secondo me, solo la scelta tra contenuti NON scomodi in un gioco dove, ad esempio, la battaglia è parte integrante e lo scopo dei giocatori dovrebbe essere quello di essere eroi positivi, non avventurieri-impiegati. Non me ne voglia nessuno, ma ipotizzare la possibilità di avere personaggi diversamente abili c'è sempre stata, come frutto della sincera fantasia personale e di una forte caratterizzazione dei personaggi. Non credo quindi servisse adattare i dungeon e le regole per una (apparente) maggiore inclusività, così come togliere le mezze razze (quando le persone mulatte sono sempre più numerose nel mondo reale, che è un segno di integrazione). Vedo questa tendenza come un revisionismo forzato che limita piuttosto che espandere la fantasia. Il mito e l'eroismo dei giochi di ruolo sono evasione, non qualcosa da imbrigliare in regole e regolette e in campagne di gioco "per famiglie", come mi è sembrato voler fare il nuovo PHB
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David RosalesRecensito in Messico il 7 febbraio 2025
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